Sono trascorsi esattamente dieci anni da quel magico 14 agosto 2008 che sotto la pioggia battente consegnò a Chiara Cainero la medaglia d’oro dello Skeet femminile delle Olimpiadi di Pechino
La regina dello Skeet mondiale in quel 14 agosto del 2008 si chiama Chiara Cainero. Lo decreta un pomeriggio di tempesta, una vigilia di Ferragosto che sembra autunno inoltrato, all’impianto della capitale cinese che ospita i Giochi della XXIX Olimpiade. È anche un bingo incredibile per il tiravolismo italiano in generale quell’impresa della trentenne di Udine e del suo Commissario Tecnico Francesco Fazi: la prima medaglia d’oro dello Skeet femminile italiano, ma soprattutto la prima vittoria olimpica in assoluto del tiravolismo rosazzurro.
Al termine delle tre serie di qualificazione Chiara è in vetta alla classifica provvisoria con 72/75. La insegue ad una lunghezze la thailandese Sutiya Jewchaloemmit. Le avversarie più temibili sono però a quota 70: la statunitense Kimberly Rhode, la tedesca Christine Brinker e la beniamina di casa: Ning Wei. Outsider da non sottovalutare in questa finale olimpica di Pechino è la svedese Nathalie Larsson che è attestata a quota 69. Nella tipologia di finale dell’epoca il punteggio dell’ultima frazione, riservata alle migliori sei della qualificazione, si somma al punteggio precedentemente acquisito.
72 centri su 75 qualificano Chiara Cainero alla finale della XXIX Olimpiade insieme a Sutiya Jewchaloemmit, Kim Rhode, Christine Brinker, Ning Wei e Nathalie Larsson
La thailandese Sutiya Jewchaloemmit si qualifica calla finale di Pechino 2008 con 71 centri: uno in meno del punteggio che elegge a “prima della classe” l’azzurra Chiara Cainero
E’ certamente Kim Rhode la più titolata di tutte le sei finaliste di Pechino: la ventinovenne di Los Angeles, frattanto trasformatasi in skeettista, ha vinto la medaglia d’oro nel Double Trap ad Atlanta nel 1996 e ad Atene nel 2004 ed è stata terza ai Giochi di Sydney del 2000
Ha ventisette anni ai Giochi di Pechino la tedesca Christine Brinker ed è la campionessa del mondo in carica: ha vinto il titolo iridato a Nicosia l’anno precedente con il totale di 98/100
Classe 1982, la cinese Ning Wei, campionessa del mondo nel 2003, a Pechino difende la medaglia d’argento conquistata ad Atene 2004
L’outsider del gruppo delle finaliste di Pechino 2008 è certamente la svedese Nathalie Larsson che si qualifica alla finale con un solido 70/75
A metà della finale dell’Olimpiade numero 29, gli equilibri sembrano definiti. Alla pedana 6 Chiara Cainero è in vantaggio su tutte le inseguitrici. Poi, però, l’incantesimo rischia di infrangersi brutalmente. Alla pedana 7 arriva l’errore dell’azzurra di Udine sul singolo ed è parità. Al traguardo dei 100 piattelli regolamentari, Ning Wei ha aggiunto soltanto 20 centri al suo precedente patrimonio ed è sesta con 91. 92 bersagli utili eleggono rispettivamente quarta e quinta dell’Olimpiade di Pechino Nathalie Larsson e Sutiya Jewchaloemmit.
Ma, in vetta, lassù a quota 93, in perfetta parità, ci sono Chiara Cainero, Kim Rhode e Christine Brinker. E a questo punto le medaglie si giocano tutte nello spareggio. Con una situazione di partenza che a livello psicologico penalizza un po’ l’azzurra del coach Francesco Fazi che è approdata alla finale con due piattelli di vantaggio sulle avversarie più temibili, ha conservato una lunghezza di vantaggio oltre la pedana 4 della serie decisiva e adesso, dopo il 21 della finale contro il 23 di Rhode e Brinker, è ferma sul 93 pari.
Ma nello shoot-off è Chiara Cainero, a differenza di Kim Rhode e Christine Brinker, a chiudere senza errori il passaggio alla pedana 4 e a quel punto può esplodere la gioia incontenibile del coach Francesco Fazi che, zuppo di pioggia, si precipita ad abbracciare Chiara sul centrale di Pechino. Un attimo dopo, in diretta Tv la neo-campionessa olimpica rivelerà: “Ero venuta a Pechino per l’oro, ora lo posso dire, poi sentivo di aver rovinato tutto alla pedana 6. Ma a quel punto, arrivata allo spareggio, mi sono detta: devi vincere!”
La neo-olimpionica Chiara Cainero riceve le congratulazioni del Presidente del Coni Giovanni Petrucci
Il podio della gara di Skeet femminile dell’Olimpiade di Pechino: oro per Chiara Cainero, argento per Kim Rhode e bronzo per Christine Brinker
Chiara Cainero, ritratta con il Presidente del Coni Giovanni Petrucci e con il Segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi, riceve l’ovazione del pubblico di Casa Italia
L’apoteosi a Casa Italia per le medaglie italiane di quel 14 agosto 2008: Chiara Cainero, Andrea Minguzzi e Federica Pellegrini