La ravennate di Lavezzola torna a vincere il tradizionale appuntamento della Finlandia dedicato agli under 20 dopo il successo già ottenuto nell’edizione 2017
Sembra davvero il feudo personale di Gaia Ragazzini quell’impianto di Orimattila in cui si è disputata quest’anno la decima edizione dell’International Junior Shotgun Cup. Già un anno fa la ravennate di Lavezzola (al centro nella foto di copertina tra le compagne di squadra Diana Ghilarducci e Giulia Grassia) aveva svettato in quella gara e a dodici mesi di distanza Gaia si è brillantemente ripetuta tornando ad occupare il vertice del podio della gara di Fossa Olimpica. Alla boa delle cinque serie di qualificazione era stata la beniamina di casa, Sara Nummela, a totalizzare il punteggio più alto: 103/125. Con quel parziale la ragazza finlandese precedeva il 101 di Giulia Grassia, il 100 dell’indiana Aadya Tripathi, il 98 della stessa Ragazzini, il 95 della statunitense Mackenzie Vandertuin e il 92 della tedesca Sarah Ehlich. Fuori dal sestetto delle finaliste era rimasta l’altra azzurrina del coach Antonello Iezzi, Diana Ghilarducci, che non era andata oltre il 92.
In finale, però, era proprio Gaia Ragazzini a mettere in campo tutta la propria grinta e a rendersi letteralmente irresistibile: usciva al primo “esame” Sarah Ehlich che ai venticinque lanci risultava sesta con un modesto 12. Al secondo step doveva abbandonare la gara Giulia Grassia e poco dopo era sorprendentemente Sara Nummela ad essere eliminata prima di raggiungere la zona-medaglie. Con 26/40 era medaglia di bronzo l’americana Vandertuin e nel duello finale tra Aadya Tripathi e l’azzurrina romagnola era proprio Gaia Ragazzini a svettare e a riconquistare largamente la medaglia d’oro della competizione di Orimattila per 42 a 33.
Il Direttore tecnico dell’area Trap del Settore giovanile Antonello Iezzi con la formazione al completo degli azzurrini della disciplina: il team maschile composto da Lorenzo Ferrari, Nino Cuomo e Daniele Flammini e il team femminile composto da Giulia Grassia, Gaia Ragazzini e Diana Ghilarducci